Poesia in italiano:
1° classificato: Walter Chiesa con la poesia “Inverno a Venezia”.
Menzione: “L’autore ha saputo cogliere la rarefatta atmosfera di un dopo carnevale a Venezia, dove suoni, luci e colori hanno lasciato il posto alla città decadente, ammantata delle sue brume, pervasa di umidità e corrosa dalla muffa. Il lirico parallelismo con la condizione dell’uomo, confuso nei suoi ricordi, genera un coinvolgente tessuto musicale.”
2° classificato: Norberto Mazzucchelli con la poesia “A Caccia” (a Mario Rigoni Stern).
Menzione: “Le sei quartine danno forma ad un bozzetto intenso di emozioni e di sensazioni. La piccola fiaba poetica rivela un grande amore per la natura. Il ritmo sa cogliere l’ansia di un cacciatore e si scioglie nel finale in cui l’uomo lascia andare la volpe a ristorarsi nel vento ottobrino.”
3° classificato: Sabrina Bordone con la poesia “Mio uomo, accorgiti di me”.
Menzione: “Il testo è poetica metafora dell’amore femminile, devoto, ma alla ricerca della propria indipendenza e libertà da un uomo presente solo con i segni del proprio passaggio: i jeans sul letto, il maglione nuovo o il giornale aperto. Più che larvata minaccia all’indifferenza, traspare il desiderio di emulare la gatta, capace di andarsene senza rancore, ma a coda alta, mantenendo viva la propria dignità e curiosità.”
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Sezione poesia in dialetto:
1° classificato: Luigi Somaschini con la poesia “Müür e fiil spinà”.
Menzione: “Il componimento articola, in versi ben costruiti e dal ritmo fluido, una riflessione di grande attualità, attribuendo così al vernacolo il valore di lingua viva, capace di rinnovare nel tempo sentimenti ed emozioni. Il pensiero rivolto ai migranti di ieri e di oggi guida i versi in quadri poetici di grande effetto comunicativo e di apprezzata musicalità.”
2° classificato: Domenico Pari con la poesia “Sèrenada à là mè‘ècia”.
Menzione: “Il componimento esprime ed esalta emozioni e sentimenti attraverso immagini di garbata sensibilità, in una cornice di immediatezza semantica. L’uso del vernacolo evidenzia scelte terminologiche significative a livello semantico e coerenti con il tema proposto.”
3° classificato: Fabrizio Bregoli con la poesia “Tèra raìs e sèner”
Menzione: “Il componimento esalta il valore introspettivo, attribuendo, attraverso un sapiente uso di anfore e figure retoriche, incisività al tema proposto. La forma presenta un uso ricercato a livello terminologico, che si accompagna al rispetto della forma grafico/ortografica del vernacolo.”